(AGI) - Bangkok, 10 mar. - Passaporti, patenti di guida,visti, tessere professionali: la Thailandia e' il paradiso dei falsari, un 'supermarket' dove si possono acquistare documenti di ogni tipo.
Ed e' li' che i due passeggeri sospetti del volo della Malaysian Airlines, scomparso al largo del Vietnam, si sarebbero procurati i passaporti rubati. Le autorita' thailandesi cercano con fatica di censire migliaia di passaporti smarriti ogni anno nel Paese: alcuni vengono venduti a trafficanti di droga, altri finiscono nelle mani di miliziani islamici. "Passaporti falsi e furti di identita' rappresentano in generale un problema enorme in Thailandia", ha spiegato il capo della polizia e direttore della sede locale dell'Interpol, Apichart Suriboonya, raccontando che a volte i documenti sono venduti dagli stessi proprietari per coprire i costi del viaggio.
Apichart ha spiegato che i passaporti spesso passano di mano, attraverso intermediari thailandesi o stranieri che lavorano per organizzazioni criminali e le foto vengono alterate o sostituite. Nel caso del passaporto rubato all'italiano Luigi Maraldi, utilizzato da uno dei due passeggeri sospetti del Boeing malese, la foto non sarebbe stato modificata. Quello dei documenti falsi e' un business che va avanti da anni in Thailandia: nel 2010 le autorita' locali, assieme a quelle spagnole, arrestarono i membri di un'organizzazione internazionale che fornivano passaporti rubati a integralisti islamici, e tra questi ci sarebbero stati anche gli attentatori di Madrid del 2004.
Sono oltre 60mila i passaporti - thailandesi e stranieri - che risultano smarriti o rubati in Thailandia tra gennaio 2012 e giugno 2013. A Phuket, dove era stato rubato il documento di Maraldi, ne 'scompaiono' 10 ogni mese. La polizia locale ha spiegato che un cittadino straniero che volesse vendere il proprio passaporto potrebbe guadagnare intorno ai 150 euro. Tra i luoghi piu' a rischio ci sono i noleggi di scooter che richiedono di lasciare il proprio documento come garanzia. (AGI) .
Ed e' li' che i due passeggeri sospetti del volo della Malaysian Airlines, scomparso al largo del Vietnam, si sarebbero procurati i passaporti rubati. Le autorita' thailandesi cercano con fatica di censire migliaia di passaporti smarriti ogni anno nel Paese: alcuni vengono venduti a trafficanti di droga, altri finiscono nelle mani di miliziani islamici. "Passaporti falsi e furti di identita' rappresentano in generale un problema enorme in Thailandia", ha spiegato il capo della polizia e direttore della sede locale dell'Interpol, Apichart Suriboonya, raccontando che a volte i documenti sono venduti dagli stessi proprietari per coprire i costi del viaggio.
Apichart ha spiegato che i passaporti spesso passano di mano, attraverso intermediari thailandesi o stranieri che lavorano per organizzazioni criminali e le foto vengono alterate o sostituite. Nel caso del passaporto rubato all'italiano Luigi Maraldi, utilizzato da uno dei due passeggeri sospetti del Boeing malese, la foto non sarebbe stato modificata. Quello dei documenti falsi e' un business che va avanti da anni in Thailandia: nel 2010 le autorita' locali, assieme a quelle spagnole, arrestarono i membri di un'organizzazione internazionale che fornivano passaporti rubati a integralisti islamici, e tra questi ci sarebbero stati anche gli attentatori di Madrid del 2004.
Sono oltre 60mila i passaporti - thailandesi e stranieri - che risultano smarriti o rubati in Thailandia tra gennaio 2012 e giugno 2013. A Phuket, dove era stato rubato il documento di Maraldi, ne 'scompaiono' 10 ogni mese. La polizia locale ha spiegato che un cittadino straniero che volesse vendere il proprio passaporto potrebbe guadagnare intorno ai 150 euro. Tra i luoghi piu' a rischio ci sono i noleggi di scooter che richiedono di lasciare il proprio documento come garanzia. (AGI) .
1 commenti:
Se si ha il sospetto di un tentativo di furto del proprio passaporto, a chi ci si deve rivolgere?
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